Fatti

Un temporale improvviso

Sono una chiesa in cui sei entrato per caso.

Quel giorno pioveva una pioggia pesante. Le gocce s’infrangevano a terra in un suono come di guscio d’uovo schiacciato. Se avessi potuto toccarlo, quel cielo itterico, avresti sentito che conservava un antico fastidio, come un vecchio livido ingiallito.

Sono una chiesa in cui sei entrato per caso, solo per ripararti. La testa china non per contrizione.
Quando, alla fine, il sole ha morso i vetri del rosone, sei uscito senza un amen.

T’ho visto, poi, girarti per un attimo a guardarmi con la compassione distratta che hanno i bambini verso gli adulti quando non li sanno consolare.

Standard

Una risposta a "Un temporale improvviso"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...