
Forlì – Ecco cosa vuole dire la città dei vicoli quando si fa notte, tra saracinesche abbassate e la porta aperta di un retro cucina: luce bianca, sbattere di pentole e lo sai che il signore del cinque mi ha detto che gli ebrei non mangiano i gamberi?
Ecco, il mondo, com’è: mani, piedi, unghie, capelli, nasi, sopracciglia, baffi, zanne, setole, chele, ingiustizie, steli, pensieri, gorgoglii, radici, rododendri, stercorari, stelle comete, denti da latte, lentiggini, domani, ieri, virus, domeniche, lunedì, vaccini, compromessi sporchi, qualcuno che muore, erre mosce, aurore boreali, dei invisibili, mitocondri, segreti impronunciabili, acidi desossiribonucleici, cicatrici, graffi, far finta di niente, ricordi, perché, quasi, forse, se, ma. Ma oggi, da qualche parte, sono nati cinque maiali che sembrano elefanti rosa, lunghi quanto un palmo o poco più. Una crosta si è scrostata da un ginocchio che sa cos’è la vita. Qualcuno ha scoperto dal signore del tavolo cinque che gli ebrei non mangiano i gamberi. Eccetera.